NOTIZIE COME QUELLA CHE SEGUONO, OLTRE A TERRORIZZARE GLI ADDETTI AI LAVORI, HANNO PERÒ ANCHE LA FACOLTÀ DI LASCIARE INDIFFERENTI TUTTI GLI ALTRI; PERCHÉ LA FINANZA HA UN LINGUAGGIO PROPRIO, CODIFICATO VOLUTAMENTE, MA PURTROPPO, È ALLA BASE DELL'ECONOMIA POLITICA (E NON...) DI TUTTI I PAESI DEL MONDO, VEDIAMO COME, TENTANDO DI APRIRE UNA BRECCIA IN QUESTO ALFABETO "ARABO" O QUASI, CON CUI SIAMO COSTRETTI A CONFRONTARCI QUOTIDIANAMENTE.
LA NOTIZIA:
La Borsa di Milano sprofonda.
Le borse europee bruciano
oltre 200 miliardi di euro
Scritto
da Did | TMNews –
Roma, 5 gen. (askanews) – La Borsa di Milano è andata oggi a picco. Il FTSE MIB ha perso il 4,9% a 18.188,44
punti.
Mentre la borsa di Shanghai ha un balzo del 3,60%
ai massimi da cinque anni, l'Europa è alle prese con la tempesta che arriva
dalla Grecia in attesa delle politiche di fine mese. A scuotere i mercati del
vecchio continente la notizia di stampa tedesca secondo cui la cancelliera
Angela Merkel non contrasterebbe un'uscita di Atene dall'euro. Indiscrezione
subito smentita da Berlino ma che non ha placato le tensioni sui mercati. Anche
Alexis Tsipras, indicato in testa nei sondaggi, non è riuscito a rasserenare le
piazze finanziarie ribadendo che la Grecia non intende uscire dal club
dell'euro. La notizia ha fatto precipitare la moneta unica al di sotto di quota 1,20
dollari.
Oltre al ciclone Grecia che si riflette soprattutto
sui titoli finanziari, la seduta è stata caratterizzata dal nuovo calo del
prezzo del petrolio che a New York ha toccato i minimi dal 2009 sotto i 50
dollari al barile. Immediato l'effetto sugli energetici. A Milano l'Eni lascia
sul terreno oltre l'8% e pesanti ribassi anche per Tenaris, Saipem e Enel.
Ribassi
superiori al 6% per gli altri colossi europei del petrolio come BP, Total, calo
del 4,70% per Royal Dutch Shell.
RICORDIAMOCI CHE IN TUTTO IL 2014, EQUITALIA HA CONFISCATO 14,5 MILIARDI DI EURO AI CITTADINI ITALIANI INSOLVENTI O PRESUNTI TALI... PROVIAMO A FARE UN PO' DI LUCE? LEGGIAMO DI SEGUITO...
COSA SONO GLI SPECULATORI E COSA FANNO
DI MALE?
Benvenuti nel mondo
allucinante dei “Padroni dell’Universo”.
E’ un’espressione coniata a Wall Street dai
collaboratori del super speculatore John Meriwether, padrone del Hedge Fund
LTCM, una macchina per fare soldi fittizi truffando con numeri fittizi per
miliardi di dollari l’intero mondo. Lavoravano, questi avvoltoi, con una tale
feroce maniacalità che all’apice del successo e delle piramidi di cocaina che
gli passarono nel sangue, una notte stapparono un vino rosso da 7.000 dollari a
bottiglia e gridarono “Siamo i Padroni dell’Universo”! LTCM collassò
nell’orgia finanziaria suicida nel 1998, e si rischiò il collasso della finanza
mondiale.
Dopo di loro l’America e
l’Europa si accorsero del pericolo nucleare che sta gente rappresentava, e
corsero ai ripari: ne crearono di peggio.
Iniziamo a capire la
differenza fra un INVESTITORE E UNO SPECULATORE. L’investitore è chiunque al
mondo investa soldi, cittadino, pensionato, banca, azienda, Stato.
L’investimento può essere a breve termine o a lungo termine. Può essere buono
(un Titolo di Stato) o cattivo (titoli di un’azienda che vende armi ai bambini
soldato in Sierra Leone), ma in genere questo l’investitore non lo sa (lo sa il
suo promotore finanziario). Lo speculatore è invece un super specialista,
individuo o organizzazione (Hedge Funds, Assicurazioni, Fondi monetari, Fondi
Avvoltoio ecc.) che normalmente investono a breve e sanno benissimo il male che
fanno, ma se ne sbattono. Ma si badi bene, gli speculatori hanno un potere di
fuoco che, sempre a breve, può devastare un intero Paese, milioni di persone,
con conseguenze enormi, e possono persino portare il mondo sull’orlo del
baratro economico. Il mostro che già ci ha divorati (2007 a oggi) è questo.
In ogni caso ricordate sempre
che stiamo parlando di GIOCHI DI NUMERI CHIAMATI SOLDI E CHE NON PRODUCONO
QUASI MAI NULLA NELL’ECONOMIA REALE. OK? Non dimenticate.
L’ampiezza del crimine
SPECULATIVO è tale che vi posso dire con estrema autorevolezza che l’intero
governo tecnocratico della UE, e la Troika, lavorano tutti solo per le tasche
degli speculatori. Migliaia di politici, tecnocrati, accademici, figure di
altissimo prestigio, lavorano per loro, e l’Eurozona è un progetto di almeno 80
anni solo fatto per le tasche di chi specula.
Cos’è speculare? Semplice: si
osserva il mondo dell’economia, tutto, tutto il globo, e si fanno SCOMMESSE a
breve su o contro qualcosa. Se poi vincere la scommessa vuol dire far crollare
nella disperazione 5 milioni di esseri umani, o anche 40, chissenefrega. A
volte dall’altra parte della scommessa c’è un altro speculatore, ma più spesso
gente normale che rimangono fregati. Ne “La Politica”, Aristotele ci racconta di
come il filosofo Talete già nel VI secolo avanti Cristo aveva piazzato una
scommessa speculativa vincente sul raccolto di olive dell’anno successivo. I
contadini avevano previsto un raccolto povero e gli vendettero interi poderi di
ulivi per pochi soldi. L’anno dopo il raccolto fu invece favoloso, e Talete
fece una barca di soldi, ma i contadini fecero la fame. Nel mondo moderno
purtroppo quasi sempre la gente è ignara di tutto. Rimaniamo sempre in Grecia e
vediamo come oggi la speculazione aiutata dai tecnocrati UE ha fottuto quel
povero popolo che non sa da che parte girarsi. Ecco come si specula.
2010: la Grecia è sull’orlo
del baratro. Il suo debito nazionale è sotto il fuoco della Troika e delle
Agenzie di Rating, i tassi d’interesse che paga per convincere gli investitori
a comprare i suoi titoli di Stato sono altissimi. Naturalmente nel momento in
cui i suoi tassi si alzano, il valore dei suoi titoli crolla (sapete che meno
vale il titolo più interessi paga, e viceversa). Questo è il momento giusto per
gli speculatori di piazzare le loro scommesse contro il debito greco (cioè i
titoli). La loro scommessa è che il debito crollerà di valore ancor più, e
naturalmente le Agenzie di Rating prestano la loro gentile mano: annunceranno
che bocciano l’economia di Atene. MA PRIMA gli speculatori hanno PRESO IN
PRESTITO una porzione di debito greco del valore di (es.) 500; lo rivendono
immediatamente per quel valore e intascano 500. Poi aspettano il risultato
della bocciatura delle Agenzie, che accade: il valore del debito cala. A quel
punto gli speculatori ricomprano la stessa porzione di debito greco che ora
vale solo 400, e lo restituiscono. Hanno incassato 100, puliti. (tenete in
considerazione che quando parlo di queste cifre semplificate mi riferisco a
milioni di Euro o miliardi). I greci intanto vanno in merda perché la UE gli
impone le Austerità da camera di tortura, disoccupazione, sofferenze…
Altro esempio. Siamo sempre in
Grecia. Uno speculatore fa un patto con un altro: gli venderà alla fine del
mese una porzione di debito greco da es. 1000 titoli che oggi valgono 500
soldi. L’altro si impegna a comprare quel debito per 500 soldi. Il primo
speculatore in realtà non possiede alcun debito greco, ma scommette che esso
calerà di valore prima della fine di quel periodo. L’altro invece scommette
nella direzione opposta, cioè che il valore del debito si alzerà. Quindi, se il
debito si deprezza, il primo uomo vince: alla fine del mese comprerà i 1000
titoli per 400 soldi e li potrà vendere all’altro per la cifra concordata di
500. Ci guadagna 100. Nel caso contrario, se il debito invece si alza di
valore, l’altro vince: comprerà quei titoli per i concordati 500 soldi mentre
ora vale (ad es.) 600. Qui il gioco è meno sporco, ma ricordiamoci sempre che
il primo speculatore, di nuovo, scommette sulla rovina di un popolo, e se
vince… torture come sopra.
Altra carognata degli
speculatori. Necessita di una breve spiegazione. Nel mondo della finanza internazionale
ci sono delle specie di polizze assicurative che un investitore può acquistare
per proteggersi da eventuali perdite o scommesse sbagliate. Si chiamano Credit
Default Swaps (CDS). Se l’investitore scommette su qualcosa di molto rischioso,
l’assicuratore alzerà il prezzo della polizza CDS. Quindi nel mondo dei mercati
finanziari il prezzo in rialzo di questi CDS segnala che un investimento è
rischioso o instabile. I CDS vengono venduti anche per proteggere chi possiede
un pezzo di debito sovrano (titoli di Stato) contro la possibilità che esso si
deprezzi a causa del giudizio negativo delle agenzie di rating. Ok, torniamo in
Grecia. Un gruppo di speculatori compra molte polizze CDS contro il
deprezzamento del debito greco, mentre scommettono proprio che il deprezzamento
accadrà davvero. Possono fare questo anche se non posseggono alcun titolo di
Stato greco, come dire che uno si assicura su una casa che non è sua. Ma
attenzione alla sequenza: l’acquisto di molti CDS sul debito greco ne alza il prezzo,
e siccome il loro prezzo in rialzo segnala che l’oggetto assicurato è rischioso
e instabile, i mercati penseranno che il debito greco è a rischio di
instabilità. In risposta a questo allarme, le agenzie di rating bocceranno il
debito di Atene, e per l’effetto domino il prezzo dei CDS sulla Grecia
considerata ora rischiosissima salirà ancora di più, e gli speculatori, che ne
avevano acquistati molti, li possono rivendere con grande profitto. Nel
frattempo i poveri Greci… come sopra. Sangue.
Tutte queste scommesse si
chiamano fare “shorting”. E sono tutte e tre truccate.
Ma c’è di peggio. Il mondo del
JUNK. In finanza tutti i debiti che sono considerati ad alto rischio di non
essere ripagati, dal debito di Stato al debito di un’azienda qualsiasi, vengono
chiamati Junk, cioè spazzatura. Facciamo due esempi: il debito di un piccolo
Paese africano in difficoltà, o il debito dell’azienda XX di Torino. Il Paese è
indebitato con vari investitori occidentali (banche o altri), la ditta di
Torino con le banche. Esistono al mondo dei simpatici tizi chiamati Fondi
Avvoltoio (Vulture Funds), simpatico nome eh?, e sono speculatori, ovvio.
Questi volano cupi su chiunque abbia debiti ad alto rischio (junk debt), e cosa
fanno? Vanno dai creditori e gli dicono (il linguaggio è letteralmente quello):
“Senti sfigato, tu da sto Paese/azienda non becchi un cazzo secondo noi.
Fidati, ti conviene venderci i loro debiti e poi al resto pensiamo noi. Te li
compriamo per un decimo del valore, cioè se ti devono 1 milione noi te lo compriamo
per 100 mila e tu ti levi dal cazzo contento, perché piuttosto che prendere
zero ti conviene accettare i nostri 100 mila. Affare fatto stronzo?”.
Spesso sì, viene fatto l’affare. Conseguenze: il Paese africano o l’azienda di
Torino sono ora debitori degli Avvoltoi, che trascinano Paese/azienda in
tribunale (sempre in giurisdizioni favorevoli a loro come Londra o NY), e
spesso riescono a strappare ai debitori più di quello che hanno pagato ai
creditori originari. Sangue, sangue di villaggi, popoli, operai, imprenditori,
sangue!
Una forma particolarmente
rivoltante di speculazione è quella fatta sulle cosiddette ‘Commodities’ cioè
le materie prime. E quando si parla di grano, caffè o mais, o altri alimenti di
base, parliamo di materie che nel Terzo Mondo decidono la sopravvivenza, o la
morte, di milioni. I prezzi di queste materie sono anch’essi soggetti agli
speculatori, in particolare quelli di Chicago o di Londra. Gente che dispone
dei soldi e dei mezzi per truccare a loro piacere il mercato delle Commodities.
I prezzi del cibo per centinaia di milioni di affamati – o il prezzo di ciò che
vendono centinaia di milioni contadini poveri del Sud – lo decidono loro a
seconda del verso delle loro scommesse. Quindi mettiamo che gli convenga alzare
il prezzo del mais di tantissimo: milioni di poveracci non lo potranno più
comprare: fame (a voi il TG1 la vende come carestia, eh!, colpa del destino,
eh?). Mettiamo che gli convenga far crollare il prezzo del caffè: milioni di
coltivatori poveri sprofonderanno della disperazione. Ma loro, a Londra o a
Chicago se ne fottono. Ok?
Ho già detto che le
tecnocrazie delle nazioni più ricche del mondo lavorano, hanno sempre lavorato,
per gli speculatori. Cioè i governatori delle Banche Centrali, per esempio. E
tu cittadino? Nooo, caro o cara, tu puoi crepare mangiato/a vivo/a dai topi sul
loro stuoino di casa, non ti aprono neppure la porta. Semplifico: avete letto
sui giornali che prima la Banca Centrale americana, la FED, e adesso quella
europea, la BCE di Mario Draghi, e la Banca del Giappone, hanno tutte deciso di
iniettare enormi quantità di liquidi (soldi) nei Paesi che governano. Negli USA
hanno usato il sistema del Quantitative Easing (QE), in Europa vari metodi con
nomi strani come LTRO, ABS Purchases, TLTRO, in Giappone un misto dei due
precedenti. Ok. Dovete però capire che una Banca Centrale quando emette liquidi
non è che li carica su dei camion che poi li porta alla gente. No. Li immette
nel sistema bancario, in cambio di titoli ecc. Quindi ste enormi quantità di
liquidi, immense, finiscono nelle grandi banche. Ok.
La domande di tutte le domande
è: MA STI OCEANI DI SOLDI FINISCONO NELLE TASCHE DI LAVORATORI, PENSIONATI,
AZIENDE, FAMIGLIE? NOOOOOOO! Perché? Perché vengono presi in prestito a tassi
d’interesse ridicoli dai già miliardari speculatori che… che?... che cosa ne
fanno? Li scommettono in Borsa, speculano in Borsa, e vincono, vincono,
vincono. E tu uomo donna che lavora perdi perdi perdi. E pensare che sono le
stesse mega banche a dircelo, se uno legge quello che pubblicano. Il mostro
bancario USA JP Morgan ha appena detto quanto segue: “Per riassumere, non
crediamo che le iniezioni di liquidità di Draghi (BCE) annunciate il 5 di
giugno 2014 offriranno alcunché all’economia reale (quella di cui viviamo, nda)”.
Ecco per chi lavora Mario Draghi.
No, fermi, mi dispiace ma ce
n’è un’altra. Lo so, rimpiangete i tempi quando il massimo che vi entrava nel
sederino erano le supposte del dottore…
Gli Stati stessi speculano.
Cioè anche loro fanno ste maledette scommesse finanziarie. A che pro? Un
Tremonti o un Padoan vi risponderebbero che si fanno per proteggere lo Stato da
perdite finanziarie. Quindi lo Stato entra nel mondo degli INTEREST RATE SWAPS.
Alè. E ne esce praticamente sempre inc… (finisce per lato). Perché? Perché
siamo sempre alle solite, come con la storia dei Derivati e dei Comuni
italiani: cioè, i nostri puzzoni politici si mettono a scommettere con dei
professionisti internazionali che il Conte Dracula era un chierichetto in
confronto. E perdono. L’Italia anni fa, con la Lira, ne fece una grossa mentre
tentava di speculare. Seguite come funzionò.
Allora l’Italia voleva
emettere dei titoli di Stato trentennali, BTP, a tasso d’interesse fisso per 30
anni appunto, cioè, fate conto, avrebbe pagato le banche che glieli compravano,
ad esempio, 6% di interessi per 30 anni. Ma a Roma si chiesero: "E se i
tassi d’interesse nei prossimi 30 anni si abbassano? Magari vanno al 4% e noi
ci obblighiamo a pagare il 6% per 30 anni. No. Allora vendiamo dei CCT, a tasso
d’interesse ‘variabile’ da dare alle banche, cioè un tasso deciso dal
mercato,
così magari il tasso calerà e sarà minore." Ok. E così il Tesoro
vendette un sacco di CCT alle banche a tasso variabile. Poi… Si pentirono,
pensarono che forse anche per i CCT era meglio fissare un tasso d’interesse
fisso, ad es. 6%. E così Roma propose alle banche un INTEREST RATE SWAP, uno
scambio di tassi d’interesse. Come funziona? Semplice:
Allora: il Tesoro ha venduto
alle banche un certo numero di titoli di Stato chiamati CCT, e gli ha prima
promesso di pagargli un tasso d’interesse variabile deciso dal mercato, poi si
pente e ora vuole pagare alle banche un tasso fisso del 6%, perché teme che il
tasso variabile andrà su a 7 o 8. Quindi Roma contatta le banche e gli dice che
pagherà un tasso fisso del 6%, ma poi fa una scommessa con le banche stesse,
gli dice: io ti pago il 6% fisso per tot anni, ma se il tasso variabile del
mercato supera il 6 e arriva al 7 o all'8, tu banca ci perdi l’1% o il 2%, e me
li paghi a ogni scadenza. Ovviamente il governo spera che il tasso variabile
vada su a 7 o magari anche 8, così Roma gli pagherà per tot
anni un tasso INFERIORE A QUELLO DEL MERCATO. E le banche scommettono che
invece il tasso variabile del mercato andrà sotto il 6%, a 4 o 3, così Roma gli
pagherà per tot anni un tasso SUPERIORE A QUELLO DEL MERCATO. Com’è finita?
Ovvio no? I tassi scesero e le banche vinsero. Ti metti con gli squali, e credi
di saperne più di loro? L’Italia perse montagne di miliardi in quella scommessa
speculativa. Poveri tutti noi.
Conclusione: questi sono solo
alcuni maggiori esempi di cosa significa essere speculatore e speculare, ma poi
ci sono anche i Futures di mille tipi, i Credit Default Obligations, Banner
Swaps, Over the Counter contracts, e altri amenicoli del genere. Ma per ora
basta.
“Il mondo finanziario è
molto più dannoso di quello che vale”.