domenica 27 aprile 2014

TOSCANA IL GOLFO DI BARATTI E POPULONIA

PARLANDO CON DUE CARI ALUNNI, MONICA E JOSÉ, ABBIAMO RIPERCORSO LE STRADE DEGLI ANTICHI ETRUSCHI, ARRIVANDO FINO A BARATTI E ALL'ANNESSO PARCO ARCHEOLOGICO DI POPULONIA.
LONTANO DAL TURISMO DI MASSA, LA COSTA TOSCANA DI FRONTE ALL'ISOLA D'ELBA, RISERVA DELLE BELLEZZE INCOMPARABILI, COME DIMOSTRA IL DOCUMENTARIO QUI SOTTO.
È LA TERRA DEI MIEI GENITORI (NATI ENTRAMBI A CASTAGNETO CARDUCCI) E CHE OVVIAMENTE CONOSCO MOLTO BENE, NONOSTANTE IO SIA NATO A TORINO.




Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Si estende tra le pendici del promontorio di Piombino ed il Golfo di Baratti, dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro. 
Comprende una parte significativa dell’abitato etrusco e romano di Populonia, con le sue vaste necropoli, le cave di calcarenite ed i quartieri industriali in cui si lavorava il minerale di ematite, proveniente dai giacimenti dell'isola d'Elba, per ricavare lingotti di ferro. Il parco è articolato in diverse aree di visita che permettono di cogliere la trasformazione del paesaggio nel corso dei secoli. 
La costa boscosa del promontorio è rivolta verso l’arcipelago: le sagome scure delle isole fra cui l’Elba e la Corsica hanno costituito fin dall’antichità le quinte sceniche di un paesaggio di terra e di acqua. Fino alle bonifiche moderne, infatti, la pianura che si estende all’interno del promontorio di Piombino era un susseguirsi di laghi e lagune, ricche di pesce e di vegetazione palustre. 
Questo era il paesaggio del IX-VIII secolo a.C., quando sull’acropoli furono costruite importanti capanne per ospitare le più antiche aristocrazie di Populonia. Di queste capanne restano deboli e suggestive tracce sulla sommità dell’acropoli, non distanti dalle monumentali strutture di un’altra Populonia, quella romana che intorno al II secolo a.C. costruisce importanti templi, terme e santuari proprio nel cuore della città. Una rete di itinerari unisce la città delle case e dei templi alla città industriale e alle necropoli che si adagiano sulle prime colline che cingono l’insenatura. I percorsi, oggi come nell’antichità, seguono strade basolate, attraversano boschi e macchia mediterranea e si aprono su inaspettati scorci rivolti alternativamente sul golfo di Baratti o sul mare aperto e l’isola d’Elba. Uno di questi tracciati si spinge fin verso un altro paesaggio, quello del Medioevo. Fra i boschi del promontario i ruderi del monastero benedettino di San Quirico raccontano di una città scomparsa e di un rinnovato interesse per le risorse naturali e minerali della regione. 

Oggi Populonia è apprezzata da quei turisti stranieri che scelgono l'Italia come meta di vacanze già da alcuni anni. Logicamente perché inizialmente, le cittá visitate sono altre, le più famose. Ma come dico sempre ai miei alunni, non esistono solo Roma, Firenze e Venezia...


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