GRAZIE HANNETTE...
Vogliamo fornire
alcune riflessioni al lettore di buona volontà e lo facciamo citando un ottimo libro di tenore scientifico uscito da
poco (cf. Michel Desmurget, TV LOBOTOMIE. La veritéé scientifique sur les
effets de la Télévision, éditions Max Millo, Paris 2012).
"Sono un
ricercatore. In quanto tale, appaio nel repertorio di diffusione dei principali
giornali scientifici legati al campo delle neuro-scienze fondamentali e
cliniche. Ad ogni nuova uscita, questi giornali mi inviano il sommario delle
pubblicazioni, in modo da permettermi di identificare i lavori di mio
interesse. Da 15 anni, non è passata una settimana che io non abbia reperito
almeno uno o due pezzi relativi agli effetti deleteri della televisione sulla
salute psichica, cognitiva e somatica del bambino" (p.13).
Con queste parole
altamente significative inizia la lunga inchiesta dello studioso Michel
Desmurget che ha esplorato praticamente tutta la letteratura scientifica in
materia, specialmente in lingua francese e inglese. La sua documentata ricerca
ha come scopo quello di mostrare le conseguenze psicologiche della visione
quotidiana della Tv sui bambini e gli adolescenti (e secondariamente sugli
adulti). Tra le conseguenze segnaliamo d'emblée: aumento dell'incapacità di
essere attenti e sereni, eccitamento alla violenza, solitudine, fobie diverse,
comportamenti irrazionali e nevrotici, tendenza all'obesità, all'alcolismo e al
tabagismo, abitudine alla pigrizia, alla passività e all'ozio, ecc., ecc.
Anche l'abbassamento del
livello scolastico è una tendenza tipica della "dittatura dei
mass-media".
I problemi
psicologici e fisiologici legati alla visione televisiva, specie se prolungata.
Sarebbe potuto credere e sperare in una diminuzione drastica del tempo medio
passato davanti alla Tv grazie alla concorrenza di internet, Facebook, i-Phone,
ecc. E' accaduto il contrario: "Negli Stati Uniti il 79% delle famiglie
possiede 3 televisori e oltre il 70% dei bambini dagli 8 anni in su ha una
televisione in camera" (p.40). Negli anni '50 solo l'1% delle famiglie
americane aveva la Tv in casa. In pochi anni la presenza della Tv è passata
dall'1% al 99,99%! D'altra parte "un adolescente che guardava la Tv 2 ore
al giorno si troverà a guardarla per 3
ore e 30 se l'avrà nella propria camera" (p.41). Conseguenza matematica:
"Uno dei primissimi effetti della Tv è di ridurre drasticamente il volume
e la qualità delle relazioni genitori-figli" (p.30). Secondo lo studioso è
evidente che "la Tv e gli altri media elettronici influenzino
negativamente il benessere mentale e fisico dei bambini" (p.26). E' stato
calcolato che lo spettatore medio passi davanti allo schermo acceso 3 ore e 40
minuti ogni giorno, ovvero 1.338 ore complessive, quasi 2 mesi ogni anno! Si
potrebbe così calcolare quanti anni, in un'intera vita, sono stati gettati
nella meno utile delle attività. In conclusione l'Autore dimostra come "la
Tv sia un fattore di isolamento sociale ed espone lo spettatore a dei rischi
morbosi per la sua propensione a favorire la sedentarietà, il declino
cognitivo, la comparsa di patologie cerebrali degenerative (Alzheimer) e i
comportamenti a rischio (tabacco, alcol, violenza, sessualità)" (p.247).
Il filosofo Pascal
Bruckner scrisse che "la Tv non esige dallo spettatore che un atto di
coraggio - ma è quasi sovrumano - quello di spegnerla" (cit. p.35).video: http://youtu.be/Kd0qycWtykQ
SPENGI LA TV, LA FAMIGLIA RIPRENDERA' A
VIVERE BENE
L'esperienza di una famiglia americana: ''Se
togli la tv per un anno, poi non la accenderai mai più... ci sarà un motivo!''
"Tre mesi dopo, quali erano però i risultati? I professori hanno notato comunemente un netto miglioramento dei risultati scolastici dei tre studenti, spiegabile per 3 ragioni: anzitutto, la capacità di attenzione dei ragazzi si era sviluppata in modo spettacolare. In seguito, la scomparsa dei vari schermi ha ridotto drasticamente le quotidiane perdite di tempo, dando loro più libertà per lo studio e il vero riposo. Infine, i 3 studenti erano meno affaticati durante le lezioni a scuola. Infatti gli studi scientifici hanno dimostrato perchè l'abuso di Tv disturba il sonno e genera una cronica fatica. La madre dei 3 è stata assai contenta di questa esperienza."
Non avendo più computer in casa, ha annotato con la biro su un diario le conseguenze dell'esperimento: "I ragazzi sono diventati capaci di leggere per delle ore e non solo per alcuni minuti; ed anche di avere delle conversazioni più lunghe con gli adulti e di programmare la loro giornata al di là del momento presente. Uno di loro ha ripreso con passione lo studio dello strumento musicale, un altro che lasciava la stanza peggio di un porcile ora ha ritrovato il senso dell'ordine, e la terza si è messa a cucire e a scrivere un romanzo". La vita di famiglia è stata radicalmente cambiata dall'esperimento. "Siamo adesso più vicini gli uni agli altri" afferma il maggiore dei figlioli. Per esempio ora nessuno fugge da tavola per non perdersi la trasmissione del cuore, ma ci si attarda a cena per parlare e discutere. Inoltre i giovani hanno ricominciato a frequentare i loro amici, incontrandoli realmente: alcuni studi dimostrano che i neuroni dedicati ai rapporti umani degli individui che sono cresciuti con le nuove tecnologie sono spesso sottosviluppati, così che si registrano delle carenze in certi attitudini sociali come... l'ascolto.
di Fabrizio Cannone
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