lunedì 3 marzo 2014

LA TV LOBOTOMIZZA !!!

DA ORMAI QUASI DUE MESI NON ABBIAMO PIÙ LA TV A CASA. UNA VOLTA ROTTA, ABBIAMO DECISO DI NON RIPARARLA O DI COMPRARNE UN'ALTRA, MA DI RIMANERE SENZA PER UN PERIODO... POI LA SETTIMANA SCORSA MIA FIGLIA HANNETTE (9 ANNI), COSÍ DAL NIENTE, DICE: "PERÒ, COME SI STA BENE SENZA TELEVISIONE..." GRANDE!!! GENIALE... LE MIE FIGLIE PER UN MOTIVO O PER L'ALTRO, SONO DEGLI ANGELI, DEI TESORI INFINITI!!!
GRAZIE HANNETTE...



Vogliamo fornire alcune riflessioni al lettore di buona volontà e lo facciamo citando un ottimo libro di tenore scientifico uscito da poco (cf. Michel Desmurget, TV LOBOTOMIE. La veritéé scientifique sur les effets de la Télévision, éditions Max Millo, Paris 2012).
"Sono un ricercatore. In quanto tale, appaio nel repertorio di diffusione dei principali giornali scientifici legati al campo delle neuro-scienze fondamentali e cliniche. Ad ogni nuova uscita, questi giornali mi inviano il sommario delle pubblicazioni, in modo da permettermi di identificare i lavori di mio interesse. Da 15 anni, non è passata una settimana che io non abbia reperito almeno uno o due pezzi relativi agli effetti deleteri della televisione sulla salute psichica, cognitiva e somatica del bambino" (p.13).
Con queste parole altamente significative inizia la lunga inchiesta dello studioso Michel Desmurget che ha esplorato praticamente tutta la letteratura scientifica in materia, specialmente in lingua francese e inglese. La sua documentata ricerca ha come scopo quello di mostrare le conseguenze psicologiche della visione quotidiana della Tv sui bambini e gli adolescenti (e secondariamente sugli adulti). Tra le conseguenze segnaliamo d'emblée: aumento dell'incapacità di essere attenti e sereni, eccitamento alla violenza, solitudine, fobie diverse, comportamenti irrazionali e nevrotici, tendenza all'obesità, all'alcolismo e al tabagismo, abitudine alla pigrizia, alla passività e all'ozio, ecc., ecc.
Anche l'abbassamento del livello scolastico è una tendenza tipica della "dittatura dei mass-media". 
I problemi psicologici e fisiologici legati alla visione televisiva, specie se prolungata. Sarebbe potuto credere e sperare in una diminuzione drastica del tempo medio passato davanti alla Tv grazie alla concorrenza di internet, Facebook, i-Phone, ecc. E' accaduto il contrario: "Negli Stati Uniti il 79% delle famiglie possiede 3 televisori e oltre il 70% dei bambini dagli 8 anni in su ha una televisione in camera" (p.40). Negli anni '50 solo l'1% delle famiglie americane aveva la Tv in casa. In pochi anni la presenza della Tv è passata dall'1% al 99,99%! D'altra parte "un adolescente che guardava la Tv 2 ore al giorno si troverà  a guardarla per 3 ore e 30 se l'avrà nella propria camera" (p.41). Conseguenza matematica: "Uno dei primissimi effetti della Tv è di ridurre drasticamente il volume e la qualità delle relazioni genitori-figli" (p.30). Secondo lo studioso è evidente che "la Tv e gli altri media elettronici influenzino negativamente il benessere mentale e fisico dei bambini" (p.26). E' stato calcolato che lo spettatore medio passi davanti allo schermo acceso 3 ore e 40 minuti ogni giorno, ovvero 1.338 ore complessive, quasi 2 mesi ogni anno! Si potrebbe così calcolare quanti anni, in un'intera vita, sono stati gettati nella meno utile delle attività. In conclusione l'Autore dimostra come "la Tv sia un fattore di isolamento sociale ed espone lo spettatore a dei rischi morbosi per la sua propensione a favorire la sedentarietà, il declino cognitivo, la comparsa di patologie cerebrali degenerative (Alzheimer) e i comportamenti a rischio (tabacco, alcol, violenza, sessualità)" (p.247).
Il filosofo Pascal Bruckner scrisse che "la Tv non esige dallo spettatore che un atto di coraggio - ma è quasi sovrumano - quello di spegnerla" (cit. p.35).

video:  http://youtu.be/Kd0qycWtykQ

SPENGI LA TV, LA FAMIGLIA RIPRENDERA' A VIVERE BENE
L'esperienza di una famiglia americana: ''Se togli la tv per un anno, poi non la accenderai mai più... ci sarà un motivo!''

"Alcuni mesi fa," racconta Le Figaro del 28 Febbraio, "una coppia di genitori americani si è lanciata in un'avventura incredibile: hanno deciso di svuotare la casa di tutti gli schermi in essa presenti: televisori, computer, videogiochi, iPod, smartphone, ecc. al fine di viaggiare coi loro figli nella vita reale. Gli inizi sono stati estremamente difficili per Anni, 18 anni, Bill 15 e Sussy, 14. Il trauma degli adolescenti è stato comparabile alla cura di disintossicazione seguita dai tossicodipendenti, talmente i legami di dipendenza con i vari oggetti cult erano tenaci."
"Tre mesi dopo, quali erano però i risultati? I professori hanno notato comunemente un netto miglioramento dei risultati scolastici dei tre studenti, spiegabile per 3 ragioni: anzitutto, la capacità di attenzione dei ragazzi si era sviluppata in modo spettacolare. In seguito, la scomparsa dei vari schermi ha ridotto drasticamente le quotidiane perdite di tempo, dando loro più libertà per lo studio e il vero riposo. Infine, i 3 studenti erano meno affaticati durante le lezioni a scuola. Infatti gli studi scientifici hanno dimostrato perchè l'abuso di Tv disturba il sonno e genera una cronica fatica. La madre dei 3 è stata assai contenta di questa esperienza."
Non avendo più computer in casa, ha annotato con la biro su un diario le conseguenze dell'esperimento: "I ragazzi sono diventati capaci di leggere per delle ore e non solo per alcuni minuti; ed anche di avere delle conversazioni più lunghe con gli adulti e di programmare la loro giornata al di là del momento presente. Uno di loro ha ripreso con passione lo studio dello strumento musicale, un altro che lasciava la stanza peggio di un porcile ora ha ritrovato il senso dell'ordine, e la terza si è messa a cucire e a scrivere un romanzo". La vita di famiglia è stata radicalmente cambiata dall'esperimento. "Siamo adesso più vicini gli uni agli altri" afferma il maggiore dei figlioli. Per esempio ora nessuno fugge da tavola per non perdersi la trasmissione del cuore, ma ci si attarda a cena per parlare e discutere. Inoltre i giovani hanno ricominciato a frequentare i loro amici, incontrandoli realmente: alcuni studi dimostrano che i neuroni dedicati ai rapporti umani degli individui che sono cresciuti con le nuove tecnologie sono spesso sottosviluppati, così che si registrano delle carenze in certi attitudini sociali come... l'ascolto. 

di Fabrizio Cannone

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