DIVERTENTE E ISTRIONICO, I SUOI ROMANZI GODIBILISSIMI, HANNO AVUTO MOLTA FORTUNA E SONO STATI TRADOTTI IN MOLTE LINGUE ALL'ESTERO.
PER UNA LETTURA DIVERTENTE, MA NON VUOTA, VI CONSIGLIO VIVAMENTE, STEFANO BENNI.
- «Il numero che anni fa mi diede una certa notorietà era questo: facevo sparire una grossa oca. La mettevo sotto un telo scuro e lei spariva. Nessuno capiva come facessi. Vi dirò la verità: neanche io. Era l'oca che era brava.»
Genio della satira
italiana, Stefano Benni è conosciuto dai lettori più informati per i brillanti
e sapidi articoli che nell'arco della sua ormai lunga carriera sono
periodicamente apparsi su vari quotidiani e periodici italiani. Da
"Panorama" a "la Repubblica", da "il manifesto" a
"MicroMega", passando dall'indimenticabile "Cuore", la sua
produzione rappresenta un impietoso ritratto dei vizi e dei difetti dell'Italia
degli ultimi decenni, con i suoi aspetti grotteschi e surreali, tali da
superare talvolta le stesse capacità della satira.
Con il suo sguardo Benni
è riuscito a farci ridere delle pochezze tipiche della politica più meschina e
abborracciata, così come degli episodi più eclatanti che ci assediano dalle
pagine dei giornali. Benni però è anche uno scrittore coi fiocchi, una penna
dall'abilità sconcertante. A riprova di questa affermazione basterebbe leggere
i racconti contenuti ne "Il bar sotto il mare", uno dei suoi tanti
libri. Vi si trovano parodie di vari stili di scrittura e, se il primo racconto
raggiunge il sublime nella parafrasi del minimalismo alla McInerney.
Personaggio assai schivo
e riservato Stefano Benni si concede pochissimo ai media così come rarissime
sono le sue interviste, per non parlare delle apparizioni televisive.
Nato il 12 agosto 1947 ha
iniziato a pubblicare alcune delle migliori opere della narrativa italiana
negli anni '80 e '90.
Dopo
la raccolta di poesie satiriche "Prima o poi l'amore arriva" (1981),
è la volta del romanzo satirico-fantascientifico "Terra!" (1983) che
lo pone all'immediata attenzione della critica europea. Dopo la parentesi de
"I meravigliosi animali di Stranalandia" (1984) con i disegni di
Pirro Cuniberti che lo avvicinano alla linea fantastica-ironica di Gianni
Rodari tenta il romanzo più impegnato con "Comici spaventati
guerrieri" (1986), una critica neanche tanto velata della condizione
urbana: verrà realizzato un film che sviluppa alcune delle idee implicite nel
romanzo stesso.
I lavori seguenti sono
una continua crescita con la composizione di opere di carattere fantastico
fortemente legate alla situazione politica e sociale contemporanea. Altri suoi
libri sono: "L'avventura", "Baol", Una tranquilla notte di
regime", "La compagnia dei celestini", "Spiriti",
"Saltatempo" (Premio Bancarella 2001), le raccolte di racconti (oltre
al già citato "Il bar sotto il mare"), "L'ultima lacrima",
"Bar sport", "Bar sport duemila" e le raccolte di brani
teatrali "Teatro" e "Teatro2".
Ha
diretto la collana "Ossigeno"; ha curato la regia e la sceneggiatura
del film "Musica per vecchi animali" (1989) e ha allestito col
musicista Paolo Damiani lo spettacolo di poesia e jazz, "Sconcerto"
(1998).
È ideatore della
"Pluriversità dell'Immaginazione" e dal 1999 cura la consulenza
artistica del festival internazionale del jazz "Rumori mediterranei"
che si svolge ogni anno a Roccella Jonica. (Fonte internet)
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