Lo scrittore
italiano vivente più famoso al mondo.
Dopo aver lavorato dal 1954 al
1959 come editore dei programmi culturali della Rai, negli anni Sessanta ha
insegnato prima, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di
Milano, poi, presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze ed
infine presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Inoltre, ha
fatto parte del Gruppo 63, rivelandosi un
teorico acuto e brillante.
Dal 1959 al 1975 ha lavorato,
presso la casa editrice Bompiani, come senior editor. Nel 1975 viene
nominato professore di Semiotica all'Università di Bologna, dove impianta una
vivace e agguerrita scuola. Negli anni 1976-'77 e 1980-'83 ha diretto
l'Istituto di Discipline della Comunicazione e dello Spettacolo, presso
l'Università di Bologna.
È stato insignito di molti
titoli onorifici da parte delle università di tutto il mondo, presso le quali
ha tenuto diversi corsi. Dal 1989 è presidente dell'International Center for
Semiotic and Cognitive Studies, e dal 1994 è presidente onorario
dell'International Association for Semiotic Studies, di cui negli anni
precedenti è stato segretario generale e vicepresidente. Dal 1999 è inoltre
presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici, presso l'Università di
Bologna.
Ha collaborato con l'Unesco,
con la Triennale di Milano, con l'Expo 1967 - Montreal, e con la Fondation
Européenne de la Culture, e con molte altre organizzazioni, accademie, e
testate editoriali nazionali e internazionali.
Numerose inoltre sono le sue
collaborazioni, non solo a quotidiani («II Giorno», «La Stampa», «Il Corriere
della Sera», «La Repubblica», «Il Manifesto») e a settimanali («l'Espresso»),
ma anche a periodici artistici e intellettuali («Quindici», «Il Verri», ed
altri). Ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell'estetica,
sulle poetiche d'avanguardia, sulle comunicazioni di massa, sulla cultura di
consumo, ecc. Spaziando dall'estetica medievale alla semiotica ai vari codici
di comunicazione artistica, la sua produzione saggistica appare, dunque,
estremamente varia e vasta.
Negli anni Sessanta ha
pubblicato, oltre ad uno dei testi di maggior rilievo per le poetiche della
neoavanguardia, Opera aperta (1962), Diario
minimo (1963), Apocalittici e integrati (1964), Le poetiche di
Joyce (1965, edizione rivista della II parte di Opera aperta), La
struttura assente e La definizione dell'arte (1968).
Negli anni Settanta escono: Le
forme del contenuto (1971); Il segno, Il costume di casa e Beato
di Liébana (1973); il Trattato di semiotica generale (1975) un punto
fermo per lo sviluppo delle ricerche semiotiche; ed inoltre Il superuomo di
massa (1976, II ed. accresciuta 1978). Nel 1977 ha pubblicato Dalla
periferia all'impero, e Come si fa una tesi di laurea; mentre nel
1979 esce Lector in fabula, in cui si pone l'accento sul rapporto
autore-lettore nell'ambito della letteratura di consumo.
Nel 1980 l'illustre teorico
esordisce nel campo della narrativa con il romanzo dal clamoroso successo
internazionale Il nome della rosa, a cui segue
nel 1988 un secondo romanzo Il pendolo di Foucault. Sempre negli
anni Ottanta dà alle stampe Sette anni di desiderio (1983), Semiotica
e filosofia del linguaggio (1984), Sugli specchi e altri saggi
(1985), Arte e bellezza nell'estetica medioevale (1987) e Lo strano
caso della Hanau 1609 (1989). È inoltre del 1983 la brillante traduzione
degli Esercizi di stile di R. Queneau.
Negli anni Novanta prosegue la
sua intensa e multiforme attività con I limiti dell'interpretazione (1990);
Stelle e stellette e Vocali (1991), Il secondo diario minimo,
Interpretation and overinterpretation (1992), e La ricerca della
lingua perfetta nella cultura europea (1993). Nel 1994 esce, oltre al
volume Sei passeggiate nei boschi narrativi (ciclo di conferenze tenuto
alla Harvard University nel 1993), il suo terzo romanzo L'isola del giorno
prima. Negli ultimi anni del secolo sono stati pubblicati Cinque scritti
morali e Kant e L'ornitorinco (1997), Tra menzogna e ironia
(1998), e La bustina di Minerva (1999). Tra i romanzi più recenti
troviamo Baudolino (2000) e La
misteriosa fiamma della regina Loana (2004) e Il cimitero di
Praga (2010).
Il 14 ottobre 2003, Umberto
Eco è stato insignito dal presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac,
del titolo di ufficiale della Legion d'Honneur.
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