mercoledì 16 maggio 2012

Adriano Celentano: il ragazzo che non sa parlar d'amore...





 6 gennaio 1938 Adriano nasce a Milano nella mitica via gluk al numero 14. I suoi genitori sono pugliesi, trasferitisi al nord per lavoro. Lasciata la scuola, svolge alcuni lavori tra cui l’orologiaio. Nulla fa presagire quello che accadrà in seguito, fino alla storica data del 18 maggio 1957: al palazzo del ghiaccio di Milano c’è il primo festival italiano del rock&roll, Adriano vi partecipa con il pezzo “ciao ti dirò” accompagnato da Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Enzo Jannacci. Il festival si conclude con un grande trionfo per Adriano. Comincia così ad esibirsi come comico e imitatore nei cabaret milanesi. Gli bastano tre o quattro 45 giri per trasformarsi nel protagonista più idolatrato (e spesso più criticato) della canzone italiana. Popolarissimo già come "rocker", diventa in seguito interprete di singolari ballate ispirate ai generi più vari (musica soul, tango, valzer, shimmy) e, a partire dal 1965 si dedica con lo stesso successo anche al cinema, tanto come regista (Super rapina a Milano), quanto come interprete (Serafino, 1968, di P. Germi), rivelando davanti alla macchina da presa una singolare vena comica, favorita dall’aria sorniona e dalle sue doti di "molleggiato". Colleziona in circa 40 anni una serie impressionante di successi discografici, ma anche come attore non scherza. Lo ricordiamo in "Bianco, rosso e..." (1972), di A. Lattuada, in "Rugantino" (1973), in "Qua la mano" (1979), in "Il bisbetico domato" (1980), in "Segni particolari: bellissimo" (1988), e come regista in "Yuppi Du" (1975), "L'altra metà del cielo" (1976), "Geppo il folle". Nell’inverno 1987-1988 ha voluto scommettere anche sulla propria popolarità televisiva, accettando di condurre il varietà del sabato sera, "Fantastico 8". Ne sono sortite pagine intere sui quotidiani, una valanga di polemiche, ma soprattutto "picchi" di audience da record e un ennesimo successo discografico. Sono molte le canzoni che lo consegnano alla storia della canzone italiana. Alcune poi sono piccoli gioielli, come "Azzurro", "Una carezza in un pugno" e "Il ragazzo della via Gluck". Tra le incisioni più recenti ricordiamo album come "La pubblica ottusità" (1989), "Il re degli ignoranti" (1991) e "Quel punto" (1994), ma sul mercato discografico continuano ad occupare uno spazio rilevante tutti i dischi del suo lungo catalogo e diverse antologie di largo successo come il recente "Le origini di Adriano Celentano".
Nel 1999 pubblica il cd "
Io non so parlar d'amore" nato dalla collaborazione con Mogol, per i testi, e Gianni Bella per le musiche.
Nel 2000 realizza per la Rai un programma dal titolo "Francamente me ne infischio", in cui accosta musica, con la partecipazione di moltissimi artisti italiani ed internazionali, e temi sociali, scatenando polemiche per la durezza di alcuni immagini trasmesse. A novembre dello stesso anno pubblica il nuovo album nato dalla fortunata collaborazione con Mogol e Gianni Bella, "
Esco di rado (e parlo ancora meno)".
Nel 2003, esce il cd
Per sempre approdato nei negozi sulla scia dello straordinario successo ottenuto dai due precedenti album.
Ultima fatica è l'album "C'è sempre un motivo" (2004) che contiene anche un brano indedito di
Fabrizio De André intitolato "Lunfardia", cantata nel dialetto di Buenos Aires.
La situazione di mia sorella non è buona
Il 26 novembre 2007 su Raiuno Celentano torna in diretta con uno spettacolo in prima serata dal titolo La situazione di mia sorella non è buona, dove per "sorella" il Molleggiato intende il pianeta Terra (citando San Francesco d'Assisi della poesia del Cantico delle Creature (1215); e dove realizza una sorta di film in diretta tv cantando dal vivo alcuni stralci delle nuove canzoni dell'album), a suo parere "la trasmissione più difficile da fare" della sua carriera. Il programma è stato visto da 9.200.000 telespettatori con il 33% di ascolto. Per festeggiare i suoi settant'anni e i cinque decenni di attività, la Rai ha organizzato per sabato 5 gennaio 2008 uno speciale, in onda sulla rete ammiraglia, dal titolo "Buon Compleanno Adriano". La trasmissione, pur dedicata esclusivamente alla riproposizione di spezzoni di trasmissioni passate del "Molleggiato", ha fatto registrare il 28,65% di ascolto.

Dal vivo dopo quattordici anni
Adriano riappare in pubblico sabato, 8 marzo 2008, per festeggiare il centenario dell'Inter, squadra di cui è notoriamente affezionato tifoso. Allo stadio "G. Meazza" di Milano, subito dopo il fischio finale della partita vinta dai nerazzurri sulla Reggina per 2-0, il "Molleggiato" entra in campo con tanto di chitarra in mano e sciarpa della "Beneamata" al collo, si esibisce cantando "Il ragazzo della via Gluck" modificata nell'ultima parte del testo con invettive politiche. Finita l'esibizione aspetta in ginocchio il presidente interista Massimo Moratti, e con quest'ultimo intona alcune strofe di "Sei rimasta sola". «Cantare con Celentano - ha sorriso Moratti - è come giocare con Pelé: fantastico».

L'esibizione infiamma i tifosi interisti, ma anche tutti i fan di Celentano, tornato, così, ad esibirsi dal vivo dopo ben 14 anni. Il 24 ottobre 2008, il "profeta cantante" lancia sul web un nuovo singolo, dal titolo "Sognando Chernobyl", attraverso un video-clip della durata di circa 2 minuti e mezzo. In realtà, si tratta dell'anticipazione di una suite di oltre dieci minuti, in cui Adriano lancia un messaggio forte ai potenti del mondo contro quei fenomeni che distruggono il pianeta. Emblematico e "catastrofico" il ritornello della canzone: «Tutti quanti insieme salteremo in aria bum». "Sognando Chernobyl", è il primo di due singoli inediti, presenti nel nuovo "best-of" di Celentano, uscito il 28 novembre 2008.
L'animale

A fine 2008 è uscito prima della Vigilia di Natale il disco di Celentano, L'animale. La compilation è formata da due CD, uno con le canzoni d'amore e uno con quelle 'contro'. Entrambi i CD contengono 14 tracce vecchie e nuove. Nel primo si trova l'inedito La cura, canzone di Battiato che Celentano ripropone cantata da lui. Ci sono vecchi classici come Storia d'amore e pochi inediti. Il secondo invece ha più novità: si parte dalla canzone Sognando Chernobyl ad Il ragazzo della via Gluck. C'è anche un curioso remix di Prisencolinensinainciusol rivisitato e più moderno, ma con lo stesso ritmo e testo.
Il ritorno alle scene e il nuovo album
Nel 2011, in occasione del referendum sull'abrogazione dell'energia nucleare e delle elezioni comunali; Celentano torna a farsi sentire sulla questione nucleare, lanciando appelli a favore del sì sul Corriere della Sera(il referendum chiedeva di votare si per abrogare il nucleare) e intervenendo a più riprese, in collegamento telefonico e video, alla trasmissione "Annozero" di Michele Santoro; durante la quale si schiera a favore del candidato sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

A settembre giunge la notizia dell'imminente uscita del nuovo album di inediti del Molleggiato, a distanza di quattro anni da "Dormi amore, la situazione non è buona". L'album, intitolato "Facciamo finta che sia vero", esce ufficialmente il 29 novembre; anticipato dalla diffusione in radio del singolo "Non ti accorgevi di me" e dall'apertura su Facebook della pagina ufficiale dedicata al Molleggiato. Dal 2 dicembre viene trasmesso dalle radio il secondo singolo "Non so più cosa fare", brano cantato a quattro voci da Celentano, Franco Battiato, Jovanotti e il leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi.
Il 3 dicembre, in occasione di un concerto di beneficenza organizzato da Beppe Grillo per gli alluvionati di Genova, Celentano torna ad esibirsi in pubblico; cantando "Il ragazzo della via Gluck".
Sanremo 2012
Il 13 dicembre viene divulgata la notizia, da parte del direttore artistico (poi dimissionario) Gianmarco Mazzi, della partecipazione certa di Celentano alla sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo, in qualità di ospite. A causa delle molte polemiche suscitate dal suo alto compenso, si dichiara che esso sarà devoluto, interamente, in beneficenza.



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