video composto dalla grande e cara amica italiana, la scrittrice Anna Bissi
TRADIZIONE
La festività cristiana
del Natale (dal latino Natalis “natalizio, relativo alla nascita”) festeggia la
nascita di Gesù.
Il
Natale cade il 25 dicembre o il 7 gennaio nelle “Chiese orientali” a causa del
calendario giuliano che provoca uno slittamento della data.
La
sua stretta relazione con la nascita di Gesù è sottolineata anche dal suoi nomi
alternativi come “Natale di Gesù” o “Natività del Signore” sempre preceduti
dall’aggettivo “Ss” ovvero santissimo.
La
parola Natalis veniva utilizzata nel calendario romano per diverse festività
come ad esempio il “Natalis Romae” che cadeva il ventuno di aprile e
festeggiava la nascita dell’Urbe oppure il “Dies Natalis Solis Invicti” che
commemorava la nascita del dio del Sole e cadeva il 25 di Dicembre.
Questa
ultima ricorrenza, introdotta da Aureliano nel 273 d.C., si è poi trasformata
durante il III secolo nel nostro attuale Natale.
Il
calendario liturgico cristiano pone il Natale come importanza al livello
dell’Ascensione, della Pentecoste e dell’Epifania, ma a un livello inferiore
rispetto alla Pasqua riconosciuta come la ricorrenza più solenne di tutte e fondamento del cristianesimo.
La
popolarità del Natale è aumentata moltissimo negli ultimi 2 secoli grazie a fattori
come lo scambio dei regali, Babbo Natale e il tempo passato insieme alla
famiglia.
IL CENONE
Il cenone del 24 dicembre
è all’insegna del pesce. L’antipasto, fondamentale nei pranzi importanti
italiani, può essere composto da tartine con patè vari (tipo olive, carciofi,
melanzane ecc.), insalata di mare, carciofini ed altri vegetali sott’olio (nel
migliore dei casi di produzione propria), pane tostato con burro ed acciughe,
crostini e bruschettine ai funghi.
Il primo piatto può
essere un risotto alla pescatora o un piatto di spaghetti alle vongole, a cui
si aggiunge una zuppa di ceci.
Passando al secondo il
frittomisto, l’orata e la spigola al forno con patate ed insalata, la fanno da
padroni. Non mancano i fritti di verdure (carciofi, cavolfiori, zucchine) che
invece sono tipici della tradizione romana.
Nel pranzo del 25
dicembre, quindi nel giorno di Natale, è consentito mangiare la carne. Il primo
è sostituito da una lasagna e dai cannelloni o ancora da un timballo di pasta,
mentre il secondo vede l’arrivo di un bel piatto di arrosto misto o roast beef.
In entrambi i casi, per
finire, formaggi vari quindi frutta, frutta secca e dolci in quantità, il tutto
bagnato da buon vino, rosso o bianco, e fiumi di spumante, moscato, malvasia e brachetto; infine il caffè ed
ammazzacaffè.
Se il menù può variare da
regione a regione, ciò che sicuramente è possibile trovare su tutte le tavole
italiane sono il panettone, il pandoro, il panforte ed il torrone.
Il panettone ed il
pandoro (nella foto) sono i dolci natalizi per eccellenza. Il panettone, di provenienza
lombarda, è caratterizzato al suo interno da uvetta e frutta candita. Coloro i
quali non amano questi ingredienti si affidano al pandoro, di provenienza
veronese, dalla pasta soffice ed il colore dorato servito con una spolverata di
zucchero a velo.
Il torrone, il più tipico
dei dolci natalizi, è indispensabile al miele o al cioccolato con mandorle e
pistacchi all’interno.
Buone Feste a tutti.
» A
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• chi •
• ama •
• dormire •
• ma si sveglia •
• sempre di buon •
• umore, a chi saluta •
• ancora con un bacio, a •
• chi lavora molto e si diverte di •
• più, a chi va in fretta in auto ma •
• non suona ai semafori, a chi arriva •
• in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne •
• la televisione per fare due chiacchere, a chi è •
• felice il doppio quando fa la metà , a chi si alza presto •
• per aiutare un amico, a chi ha l’entusiasmo di un bambino •
• e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio •
A chi non aspetta Natale
per essere
migliore
• chi •
• ama •
• dormire •
• ma si sveglia •
• sempre di buon •
• umore, a chi saluta •
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• chi lavora molto e si diverte di •
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• la televisione per fare due chiacchere, a chi è •
• felice il doppio quando fa la metà , a chi si alza presto •
• per aiutare un amico, a chi ha l’entusiasmo di un bambino •
• e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio •
A chi non aspetta Natale
per essere
migliore
BUON NATALE!
Il Natale secondo Aldo, Giovanni e Giacomo:
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