lunedì 13 agosto 2012

PERUGIA: UNA PERLA DEL CENTRO ITALIA


VICINO AD ASSISI E CITTA' DI CASTELLO, TROVIAMO PERUGIA: UN GIOIELLO LA CUI BELLEZZA E' INCOMPARABILE.
CONOSCIUTA ALL'ESTERO ANCHE  PER LA FAMOSA UNIVERSITA' PER GLI STRANIERI.

Modernità e tradizione si fronteggiano da sempre nella città di Perugia, un luogo in cui monumenti antichi e moderni convivono all'interno di un mosaico urbano dalla bellezza impareggiabile.

Ogni pagina della sua storia è iscritta nelle sue pietre, mirabilmente dipinta nelle sue mura, in un intrigo di civiltà e culture che hanno lasciato ampie tracce del loro passaggio, disegnando la città medievale più suggestiva ed intrigante, un borgo fortificato dal volto gentile, ma anche moderno capoluogo pronto a raccogliere la sfida dell'innovazione.

Custoditi nella città riposano tesori artistici e monumentali di grande bellezza, una tappa fondamentale per comprendere appieno le fondamenta del primato culturale italiano.

Nulla è fermo nella città che più di ogni altra è stata in grado di scoprire identità sempre nuove, eventi e manifestazioni vivaci e coinvolgenti che meglio ne rappresentassero il carattere agli occhi del mondo.
Perugia, con i suoi oltre 3000 anni di storia, ha saputo inventare un futuro degno del suo passato, coniugando nel migliore dei modi la conservazione della memoria e le ambizioni della modernità.

Perugia è una delle più importanti città d'arte d'Italia. Le sue origini appartengono agli italici umbri e sono datate IX secolo a.C. Nel primo documento scritto l'odierna città appare con il nome di Perusia, una delle dodici città confederate dell'Etruria. Parlando delle origini degli Umbri, Plinio il Vecchio scriveva: “il popolo umbro è uno dei più antichi in Italia, erano chiamati Ombrici dai Greci..”.

Gli Etruschi erano presenti in più di 300 città umbre, compresa quella che ora è Perugia. Il primo vero insediamento urbano dell'odierna città ha origine fra il VI e il V secolo a.C. e fu per mano dei fenici, che si insediarono nella zona e si unirono alle popolazioni umbre già presenti. Un paio di secoli dopo la città si trovò al centro di cinque importanti vie di comunicazione, e diventando sempre più importante fu circondata da mura. Nel 216 e 205 a.C assistete Roma nella seconda guerra punica.

All’epoca in cui Roma era poco più di un accampamento di capanne, la Perugia etrusca era circondata da mura formate da enormi massi squadrati (ancora visibili per lunghi tratti lungo i cinque rioni storici). Lungo le mura si aprivano sette Porte, la più imponente delle quali era Porta Pulchra, nota anche come Porta d’Augusto. L'ascesa di Roma e lo sviluppo del suo impero, portarono la civiltà umbra unita ad accompagnarsi a quella etrusca nel contrastarne l'espansione.

Man mano che i romani avanzavano (decisivo fu la conquista di Nequinum (Narni), centro d'importanza strategica, la sorte di Perugia diventava sempre più precaria. La Battaglia di Sentinum nel 295 fu decisiva al definitivo dominio della regione. Le mura non furono sufficienti a proteggere la città dalla potenza di Roma. Perugia venne bruciata con l'eccezione dei templi di Vulcano e Giunone, la massiccia terrazza delle mura. Sembra certa almeno una sua ricostruzione (risulta infatti un inscritto in cui si afferma “Augusto sacr (um) Restituta Perusia”). La città non divenne colonia fino al 251-253 d.C., quando fu reinsediata come Vibia Augusta Perusia dall'imperatore Vibio Treboniano Gallo. I romani avviarono diverse infrastrutture nel territorio e una decisa campagna di libero scambio con gli umbri. Nel 220 a.C. venne costruita la Via Flaminia, che univa Roma con la costa Adriatica. Nel 40 a.C. a seguito delle rivolte contadine la città venne distrutta da Ottaviano, ricostruita dallo stesso e ribattezzata Perusia Augusta.

In epoca imperiale l’abitato si estese fuori dalle mura, ma con la caduta dell’impero romano anche Perugia testimoniò periodi bui. La progressiva decadenza lasciò via libera alle invasioni barbariche e nel 547 la città subì l'aggressione dei Goti, che utilizzarono la stessa Via Flaminia per arrivare successivamente a Roma. Gli Ostrogoti comandati da Totila devastarono la città. Vennero fermati dai bizantini che fecero della città una propria roccaforte. Sotto il dominio di Bisanzio rimase la parte della regione che collegava Roma con l'Esarcato di Ravenna e che andava a comprendere oltre Perugia anche le città di Gubbio, Orte, Narni, Cortona, tra le altre.

Durante la metà del VIII secolo Pipino il Breve sconfiggendo l'esercito longobardo fece dono al Papa di un vasto territorio emiliano e marchigiano. Anni più tardi e anche il ducato di Spoleto e l'Esarcato di Ravenna vennero donate al Pontefice (Donazione di Sutri). Il tutto era opera di Carlo Magno, che nel 774 si fece incoronare re dei Franchi e dei Longobardi. Con l'età dei Comuni già affermata da oltre un secolo, Perugia nel 1139 da vita ad una propria Assemblea cittadina. Qualche anno dopo, nel 1155 Spoleto venne rasa al suolo da Federico Barbarossa, che diventerà poi imperatore del Sacro Romano Impero. La città si sviluppò notevolmente grazie ai fiorenti commerci e si espanse tanto che fra il XIII e il XIV secolo fu necessario costruire nuove mura.

Nel XIII secolo, dietro l'impeto di un nuovo fervore religioso, la congregazione dei monaci benedettini ebbe modo di fondare numerosi monasteri, in città è la volta del Monastero di San Pietro. Nello stesso secolo ad Assisi, San Francesco e Santa Chiara crearono l'Ordine dei Francescani, mentre altri ordini sorgevano un po' ovunque. Agli inizi del XIV secolo Perugia era già un'acclamata sede universitaria, una delle più prestigiose dell'epoca. Nel 1370 cadde sotto il dominio della Santa Sede che dominò la città fino all’Unità d’Italia., malgrado il forte malcontento popolare, che sfociava spesso in aperte rivolte, e la parentesi costituita in particolare dalle Signorie di Braccio Fortebracci da Montone e successivamente dei Baglioni, che la arricchirono di importanti opere pubbliche.

Perugia mai accettò la sovranità papale: del resto nel 1282 venne scomunicata a causa di una nuova offensiva militare contro i ghibellini che prescindeva un divieto papale. Sopra la porta del Palazzo dei Priori sorge come emblema guelfa, il leone, e Perugia rimase fedele tuttavia per la maggior parte al partito guelfo nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1400 i Visconti controllano Perugia, seguiti dai Ladislao di Napoli (1408) e dai Fortebraccio da Montone (1424). Nel 1540 la città rimane sconfitta durante la cosiddetta 'Guerra del sale' scatenata a causa di una tassa imposta e viene assoggettata nuovamente alle truppe pontificie.

Il dominio pontificio venne interrotto dall'arrivo di Napoleone. Il 4 febbraio 1798, la Repubblica Tiberina venne costituita, con Perugia come capitale, e il tricolore francese come bandiera. Nel 1799, la Repubblica Tiberina si unì alla Repubblica romana. Nel 1812 e nel 1848 la città partecipò attivamente ai moti popolari contro lo Stato Pontificio. Un anno dopo e l'intera regione veniva occupata dagli austriaci in aiuto al Papa contro i francesi. Nel 1832, 1838, 1854 la città venne colpita dal terremoto. Nel settembre 1860 Perugia fu finalmente unita, insieme al resto dell'Umbria, nel Regno d'Italia.

Qualche decennio dopo, negli anni venti del XX secolo, il vasto territorio della provincia perugina verrà ridimensionato: Perugia resta il capoluogo della regione, ma vengono sanciti il passaggio della Sabina al Lazio, e la costituzione della nuova provincia umbra di Terni, determinando così il definitivo assetto geografico e amministrativo della regione Umbria, tuttora vigente.

Nel 1922 da Perugia parte la Marcia su Roma.
Il 20 giugno 1944, pochi giorni dopo l'abbandono della zona da parte dei soldati tedeschi, entrano in città, da Porta San Pietro, le truppe alleate britanniche.
Il 24 settembre 1961, promossa dall'intellettuale antifascista Aldo Capitini, venne organizzata la prima Marcia per la pace Perugia-Assisi.

Benché l'assetto artistico e sociale di Perugia siano rimasti pressoché immutati negli ultimi decenni, si assiste ad un notevole incremento del turismo nel capoluogo umbro, specie per quanto riguarda il suo centro storico.   Negli ultimi decenni, la città divenne  famosa anche per il cioccolato, il celebre Bacio Perugina in particolare e per il famoso festival Umbria Jazz, il più importante festival musicale jazzistico Italiano nato nel 1973 che tutti gli anni si svolge in estate attirando migliaia di persone, che ha visto i più celebrati artisti mondiali del genere suonare, nel corso degli anni, in questa manifestazione.

DA VEDERE:


 GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA
Palazzo dei Priori, Corso Vannucci, 19 - tel. 075 5879247
Orario: 9.00-19.00 - festivi : 9.00-22.00
Chiuso: primo lunedì di ogni mese

COLLEGIO DEL CAMBIO
Palazzo dei Priori, Corso Vannucci, 25 - tel. 075 5728599
Orario: 9.00-12.30 / 14.00-17.30 festivi : 9.00-12.30

COLLEGIO DELLA MERCANZIA
Palazzo dei Priori - Corso Vannucci, 15 - tel. 075 5730366
Orario : 9.00-13.00 / 14.30-17.30 - festivi : 9.00-13.00

SALA DEI NOTARI
Palazzo dei Priori - Piazza IV Novembre
Orario: 9.00-13.00 / 15.00-19.00
Ingresso: gratuito

CAPPELLA S. SEVERO- POZZO ETRUSCO - ACCADEMIA BELLE ARTI
P.zza Raffaello - P.zza Danti 18 - P.zza S. Francesco al Prato 5 - tel. 075 5733699
Orario: 10.00-13.30 / 14.30-18.30

MOSAICO ROMANO
Via Pascoli, Università Istituto di chimica - tel. 075 5855604
Orario: 08.00-19.30 / Sabato : 08.00-13.00
Chiuso: Domenica e Festivi

AREA ARCHEOLOGICA
Piazza Cavallotti - tel. 0755727141 / 5720345
Orario: 09.00-19.00
giovedì e venerdì sera: 20.30-23.30
Ingresso: gratuito

ROCCA PAOLINA
Via Masi, Via Marzia. Piazza Italia
Orario: 6.15- 1.45
Ingresso: gratuito

CHIESA E CONVENTO S. GIULIANA
Via Baldassarre Orsini,3 - tel. 075 5732745
Orario: per appuntamento - domenica 9.00-12.30
Ingresso: gratuito

COLLEZIONI DOTTORI/BEUYS
Palazzo della Penna- Palazzo Podiani - tel 075 5772444
Orario: 8.00-18.00
Chiuso: sabato pomeriggio e festivi
Ingresso: gratuito

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL'UMBRIA
Piazza G. Bruno, 10 - tel. 075 5727141
Orario: 9.00-13.30 / 14.30-19.00 - festivi : 9.00-13.00

ORTO BOTANICO
Viale Roma 4/B - tel.075 32643
Orario: 8.00 - 13.00 da lunedì a sabato
Ingresso: gratuito

ORTO MEDIEVALE
Borgo XX Giugno, Abbazia S. Pietro - tel 075 5856420
Orario : dalle 8.00 al tramonto
Ingresso: gratuito

IPOGEO DEI VOLUMNI
Via Assisana, Ponte S. Giovanni - tel 075 393329
Orario: 9.30-12.30 / 16.30-18.30 - festivi : 9.30-12.30

CHIESA DI SANT'ANGELO
Corso Garibaldi - tel. 075 57222624
Orario: 9.30-12.00 / 15.30-18.30
Chiuso: lunedì

CHIESA DELL'ANNUNZIATA
Loc. Fontignano - tel 075 600276
Orario : sabato e domenica 10.00-12.00 / 16.30-18.30

MUSEO STORICO DELLA PERUGINA
Stabilimento Perugina S. Sisto - tel 075 5276796
Orario : 9.00-13.00 / 14.30-17.00
sabato e domenica mattina su prenotazione
Ingresso: gratuito




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